Il poema di Lucrezio ha conosciuto un’alterna fortuna nella storia della nostra civiltà. Ammirato, temuto, accantonato, dimenticato e poi riscoperto a partire dal Rinascimento e quindi dai protagonisti della Rivoluzione scientifica, ha dovuto fare i conti con la censura del Sant’Uffizio, per porsi infine come un testo di straordinario interesse, non solo per alcune importanti intuizioni scientifiche ma anche per il suo
messaggio etico. Determinato a liberare l’umanità dalle sue grandi paure, tra cui soprattutto quella della morte e di un aldilà di pene e tormenti, Lucrezio ci mostra che il nostro pianeta è uno dei tanti mondi possibili in un universo infinito, e che l’uomo è soggetto alle inderogabili leggi di nascita, crescita, invecchiamento e morte, così come ogni altra aggregazione di atomi, una volta formata, è destinata prima o poi a disgregarsi, a disperdersi o a formare nuovi aggregati.
Più che temere la morte, che non riguarda chi non è più, l’uomo dovrà allora vivere in accordo con queste leggi, accettarle, e bandendo ogni pretesa di onnipotenza, realizzare con i propri simili un consorzio civile ispirato alla solidarietà e all’amicizia.
Con la presente edizione si è cercato da un lato di ricreare nella traduzione la bellezza, talvolta vertiginosa, del dettato poetico del De rerum natura, dall’altro, nel saggio introduttivo e nel commento, di assegnare all’atomismo di Lucrezio e alla sua proposta etica il loro posto nel dibattito filosofico e scientifico antico e moderno.
Il curatore Dottore di ricerca in scienze storiche e filologiche presso l’Ecole Pratique des Hautes Etudes a Parigi, Martino Menghi ha insegnato nei Licei milanesi, all’Università di Pavia e di Milano, agli Hautes Etudes e alla Sorbona. Si è occupato di letteratura greca e latina, e di storia del pensiero antico, filosofico e medico. Tra le sue opere, oltre a testi di storia antica, di autori latini, e a una storia della letteratura latina, ha curato sia l’edizione italiana di saggi stranieri sul mondo antico, sia di alcuni classici del pensiero antico, come I benefici di Seneca, Le passioni e gli errori dell’anima di Galeno, Il manuale di Epitteto,
L’anima di Tertulliano. È autore del saggio L’etica della temperanza. Fortuna di un ideale nella società antica, Milano 2009, con prefazione di Mario Vegetti. Ha in progetto un saggio sul sogno nella cultura greco-romana e una nuova curatela de I colloqui con se stesso di Marco Aurelio.