E’ una storia che inizia in comunità e si sviluppa ed evolve nella comunità. E’ una storia che attraversa con entusiasmo senza perdere la propria individualità, la propria libertà di pensiero, il proprio giudizio critico. Noi siamo con lei fino alle ultime sillabe. Dalle prime esperienze giovanili, in collegio, dove l’attenzione al mondo in guerra, mette in primo piano le percezioni individuali, ci racconta della sua esperienza d’osservatrice attenta, prima negli ambienti della Comunità Economica Europea e poi alla RAI. Da testimone privilegiata diventa sempre più curiosa, attiva nel coinvolgimento con le persone e le comunità che vedeva solo dall’esterno e renderà, per lei, necessaria una presa di posizione chiara.
Da testimone diventa «attrice», da osservatrice diventa compartecipe. La sua presenza sarà vitale, entusiasta, avveduta. Il suo investimento prenderà i colori della passione, dell’inevitabile. Potremmo parlare d’empatia, di generosità, di determinazione, di caparbietà, nei progetti per migliorare situazioni drammatiche di alcune popolazioni in Africa e in Italia. Potremmo essere sorpresi dal coraggio, o infastiditi dalle punte d’insolenza di fronte alle attitudini a volte di scontro. Ne apprezziamo invece l’intelligenza, la perspicacia, la giustezza, la capacità sovversiva d’amare.
Potremmo fare un passo indietro quando, nella lettura, i toni diventano autocelebrativi, ma la celebrazione è accoglienza, incoraggiamento, commiato con le persone che hanno condiviso con lei il bene più prezioso, l’umanità.
La celebrazione è celebrazione della vita con le sue peripezie e le sue dolcezze, con le sue riflessioni e le sue prese di rischi. E’ una pacca sulla spalla, un incoraggiamento ad andare avanti senza lasciare il resto del mondo indietro. E’ un momento dinamico, aperto verso quello che si potrà realizzare. Quello che ci auguriamo è che la vitalità «esagerata» che esce fuori dalla lettura del libro di Fausta Ivaldi possa invitarci a partecipare alla nostra vita seguendo il cuore, senza ritegno.
*medico psichiatra