Calabria, Sicilia e l'Italia del futuro che arriva

Calabria, Sicilia e l'Italia del futuro che arriva

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Il sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili il 16 marzo 2022 riporta la notizia della sperimentazione di Hyper Transfer: la mobilità del futuro.

“Con questo progetto stiamo facendo un investimento che guarda al futuro ma che può produrre risultati in tempi molto rapidi”. È quanto ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Mims, Regione … e Concessioni Autostradali … (CAV) sull’“Hyper Transfer”, il sistema di trasporto super veloce a guida vincolata, che sarà sperimentato in … nei prossimi anni.

“In … e in tutta Italia – ha proseguito il Ministro - abbiamo grandi centri di innovazione, dalla quale dipende il nostro futuro. Nei prossimi cinque anni, orizzonte temporale degli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sperimenteremo e attueremo anche i primi trasporti ferroviari a idrogeno o ibridi, che risolvono il problema dei costi relativi all’elettrificazione delle linee”.

“Hyper transfer è un mezzo di trasporto relativamente piccolo e compatto oltre ad essere una soluzione sufficientemente flessibile e che non comporta enormi difficoltà di realizzazione”, ha detto ancora Giovannini. “Con CAV abbiamo già identificato vantaggi e possibili criticità sulle quali lavoreremo insieme”.

Il sistema di trasporto Hyper Transfer consiste nel trasferimento di merci in container e persone attraverso un tubo, nel quale viaggiano capsule isolate dall’esterno e spinte attraverso sistemi di propulsione e sospensione garantita dalla lievitazione magnetica. In questo modo è possibile mantenere la differenza di pressione con l’esterno e raggiungere velocità superiori ai 1000 km/h.

La firma del protocollo d’intesa dà il via ad un percorso che prevede, entro i prossimi mesi, la pubblicazione di un avviso da parte di CAV per raccogliere la manifestazione di interesse delle imprese o dei raggruppamenti di imprese interessate a realizzare il progetto. Entro la fine dell’anno, sulla base delle offerte ricevute, CAV procederà a individuare il partner per realizzare uno studio di fattibilità, entro l’estate 2023. I passaggi successivi prevedono lo sviluppo della progettazione e la realizzazione di un test truck per ottenere la certificazione del sistema, prima dell’avvio ufficiale del primo Hyper Transfer System d’Italia, entro il 2026.

“Lo slogan scelto “Future Mobiliy Now” è perfetto – ha concluso il Ministro - perché dobbiamo ragionare e programmare per il futuro, ma dobbiamo farlo adesso”.

Il testo in corsivo è il testo del comunicato originale del Ministero. I puntini di sospensione relativi alla Regione dove si realizza il primo hyper transfer in Italia sono nostri.
Dalla letteratura tecnica risulta che le velocità dei differenti sistemi di trasporto sono: Hyper transfer 1223 km/h; Aereo commerciale 800 km/h; Treno alta velocità 380 km/h. Per avere un’idea, da Roma alle città del Nord (esempio Verona) o a quelle del Sud (esempio Reggio Calabria) si arriverà in mezzora.

I risultati diretti più importanti di hyper transfer sono: riduzione del traffico merci su strada e quindi minori consumi energetici e maggiore sicurezza stradale; protezione dell’ambiente; integrazione con le smart city. I risultati indiretti sono: sviluppo del sistema industriale della regione, incremento della produzione scientifica delle università, incremento occupazione qualificata, notevole aumento PIL.

Si sta lavorando alla realizzazione di Hyper transfer in vari Paesi. A Las Vegas in USA e a Tolosa in Francia sono in corso i test sperimentali. A Great Lake in USA, a Delhi in India, a Valencia in Spagna, e in Arabia Saudita sono in corso di redazione i progetti di fattibilità. A Veendam in Olanda è in corso di elaborazione il progetto di pre-fattibilità.

La Regione in cui si realizza hypertransfer in Italia è il Veneto, e al Veneto si riferisce il comunicato del Ministero. Ottimo che l’Italia sia tra i Paesi all’avanguardia con hypertransfer. Possiamo affermare che il futuro è arrivato.

Il problema che ha da 160 anni il nostro Paese è che il futuro arriva al Nord e solo quando diventa passato (se non passato remoto) arriva al Sud. Considerando che la Calabria è la regione più a Sud della penisola senza Alta Velocità, e che la Sicilia solo adesso sta completando il sistema ferroviario convenzionale sulla Catania-Messina, ci si poteva aspettare che per una volta, dopo 160 anni, una di queste Regioni avesse potuto partecipare al futuro del Paese.

La Calabria ha gli impianti della Hitachi che producono treni tra i più avanzati a livello mondiale, ha gli stabilimenti della (ex) General Electric che producono turbocompressori avanzatissimi che riforniscono i più grandi impianti industriali a livello mondiale, la Sicilia ha l’Etna Valley che produce elettronica avanzata per tutto il mondo.

Calabria e Sicilia hanno un sistema universitario di primordine, a scala europea e internazionale, nel campo delle Information and Communication Technologies e della Mobilità Sostenibile. Per vedere il livello delle Università delle due regioni, nei campi richiamati, basta guardare l’indice H, che è un punteggio associato ad ogni ricercatore che indica, per ogni campo di ricerca, il posto in una graduatoria nazionale ed internazionale.

Queste sono le basi solide che, a dispetto di Roma e degli ascari di ogni genere e tipo per dirla con Salvemini, permetteranno alle due regioni di partecipare al Paese del futuro.

*Università di Reggio Calabria