Nasce l’Archeloclub: un nuovo fervore culturale a Locri

Nasce l’Archeloclub: un nuovo fervore culturale a Locri
Archeloclub Una nuova realtà culturale, destinata ad espandere l’amore per la storia e l’archeologia, è nata a Locri proprio dalla passione di due giovani dottori in Storia, presso l’università di Messina, Nicola Monteleone e Tiziana Romeo, che hanno fortemente voluto l’istituzione di una sede dell’Archeoclub, proprio nella città che diede i natali a Zaleuco.

Il fervore culturale messo in atto dai promotori dell’associazione anima i soci, finora 50 in pochissimo tempo, che si rendono partecipi di ogni iniziativa. I primi viaggi di gemellaggio ad Agrigento e Gela; la giornata di valorizzazione del museo di Locri, attraverso la pulizia dell’area da parte di soci volontari; la visita guidata inaugurale agli scavi locresi, alla presenza del Prof. Giuseppe Mantella, restauratore del Cavaliere di Marafioti; il salotto di approfondimento su Paganesimo e Cristianesimo svoltosi a fine maggio, presso la sala consiliare del comune di Locri, sono soltanto le prime iniziative di una lunga serie di eventi programmati, grazie anche alle proposte degli stessi soci, vagliate in assemblea dalla presidenza dell’archeoclub locrese.

Grazie all’ultima iniziativa culturale, i soci e non solo, hanno potuto apprezzare le relazioni della prof.ssa Mariangela Monaca, docente di Storia delle religioni e del Prof. Cesare Magazzù, docente di storia del Cristianesimo e mentore di Monteleone e Romeo, sul sincretismo tra paganesimo e cristianesimo. Un evento che si è ulteriormente arricchito in virtù dell’apporto di un’artista, Anita Tarzia, socia del club, la quale, dopo aver spiegato il significato dei suoi dipinti, in ognuno dei quali emerge l’anima greca di Locri Epizephiry, ha donato all’associazione un dipinto raffigurante l’attività di tessitura di una donna ed i motivi di ricamo tramandati sino ai giorni nostri.

L’Archeoclub funge, dunque, da ponte tra passato e presente, con l’intento di cogliere la bellezza dei luoghi ricchi di storia, in primis delle aree archeologiche del territorio locrideo. Conoscere il passato è lo stimolo migliore per comprendere meglio il presente e, se è possibile, per migliorarlo attraverso gli spunti offerti da chi ci ha preceduto.