E’, soprattutto, la storia di un “affidamento” necessario che mette a nudo, nella sua asprezza, ogni giorno, ogni momento del giorno e della notte, nella sua assolutezza, l’impossibilità della non-relazione.
Giorgio parla, dunque, a tutti, mentre racconta di sé.
Un diario che dice molto di più di quanto narra.
Scava dentro bisogni non detti e li fa emergere: bisogno di attenzione, di gesti di cura, anche in chi crede di poterne fare a meno e, soprattutto, di responsabilità. Bussola spesso dimenticata e negata nella complessità delle relazioni dell’oggi.
*Giorgio Graziotti con Fortunato Licandro, iQue fuerte! Diversamente Erasmus, Avagliano editore, giugno 2017, 15 euro.