
Il problema non e’ solo politico o istituzionale. Magari fosse solo quello!
"Catanzaro città Perduta" di Marcello Furriolo, al di là del titolo graffiante e degli affondi analitici dolorosi, è in realtà un gesto d'amore. Esprime la rabbia di chi innamorato di Catanzaro (in anni lontani Furriolo è stato anche sindaco della città) ha disagio e difficoltà ad assistere a quello che giudica un processo di decadenza che, al momento, pare irreversibile. La politica ha pesanti responasbilità. Ma quando la crisi d'identità della città è così pesante le responsabilità, non si nasconda nessuno, sono più larghe e diffuse. E' questo, a volerlo riassumere il J'accuse di Furriolo. E chi lo conosce non può non capire quanto sia doloroso per lui doverlo verificare.
E allora? Allora e’ un problema di una classe dirigente nel suo complesso che ha finito con il plasmare in basso domanda e offerta in tutti i settori, in tutti gli ambiti della vita civile, sociale e culturale. E magari chiedersi a chi fa comodo, ha fatto comodo e fara’ comodo tutto cio’.
Un piccolo mondo antico l’ho chiamato io, dietro cui, pero’, si nascondeva e continua a nascondersi un connubio a volte malato tra professioni, affari, politica, impresa e anche criminalita’. Fare finta che non ci sia questo significa rimandare tutto alle inchieste della magistratura e mettere la testa sotto la sabbia per fare finta di non vedere.
Catanzaro non e’ piu’ – ammesso che lo sia mai stata nel passato – la sonnacchiosa citta’ di provincia, lenta, languida, indolente, paciosa. Sotto questa coltre e queste ragnatele si nasconde altro e politica e societa’ hanno il dovere di guardare in faccia la realta’ e di reagire, ovviamente se possono e vogliono.
E’ evidente che le prossime elezioni amministrative possono segnare una svolta e un risveglio, necessari quanto ineludibili, a patto che non si inneschi un nuovo pericoloso meccanismo di trasversalismi, opacita’, giochi di potere, affari che hanno portato la citta’ allo stato attuale.
E tutto questo invece sta avvenendo nel silenzio piu’ o meno tombale dei cittadini. Anni e anni di collatelarismi, vischiosita’, relazioni pericolose hanno infatti danneggiato l’immagine del capoluogo di regione come centro anche culturale di buon livello (riconosciuto non solo in tutta la Calabria ma anche al di fuori dei confini regionali), abbassando il livello a quello di uno strapaese, facendo salve alcune lodevoli eccezioni.
Tutto cio’ ha accentuato un’altra caratteristica del substrato sociale che è quella della lamentazione continua e senza costrutto e dell’autorazzismo, che ha prodotto solo un crollo della considerazione dei cittadini stessi verso la loro città, con la conseguenza (inimmaginabile altrove) che i peggiori nemici di Catanzaro sono i catanzaresi stessi!
Vi immaginate se una cosa del genere sia possibile, tanto per fare un esempio, a Reggio o a Cosenza? Altrimenti il rischio che Catanzaro diventi una piccola cittadina (anche insignificante?) di un Mezzogiorno in irreversibile crollo demografico è altissimo. Necessiterebbe, dunque, uno sforzo corale attorno a leader riconosciuti. I leader non si misurano solo dai voti che riescono a rastrellare sul piano personale. I voti, ai leader, li danno tutti coloro i quali siano davvero intenzionati ad avviare seri percorsi di cambiamento. E all’orizzonte si vede solo un gran guazzabuglio e una grande lite che sta spaccando la citta’, le famiglie, le amicizie.
*Marcello Furriolo, Catanzaro città perduta, prefazione di Filippo Veltri, Città del Sole edizioni.
*Lunedì 6 giugno alle ore 17,30 nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili, Marcello Furriolo presenterà il suo libro. All'incontro sono stati invitati anche tutti i candidati a sindaco alle prossime elezioni amministrative, al fine di promuovere - scrive Furriolo in una nota - un proficuo confronto sulle prospettive di rilancio della nostra amata Catanzaro.
*Lunedì 6 giugno alle ore 17,30 nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili, Marcello Furriolo presenterà il suo libro. All'incontro sono stati invitati anche tutti i candidati a sindaco alle prossime elezioni amministrative, al fine di promuovere - scrive Furriolo in una nota - un proficuo confronto sulle prospettive di rilancio della nostra amata Catanzaro.