Una strada per Zehender, personaggio tra i più autorevoli tra quanti hanno segnato la storia di Reggio

Una strada per Zehender, personaggio tra i più autorevoli tra quanti hanno segnato la storia di Reggio
Il 30 settembre 2024 si tiene la cerimonia di intitolazione della via che da San Brunello porta ai Dipartimenti di Ingegneria. La via viene intitolata a Rodolfo Zehender uno dei più grandi uomini che ha avuto Reggio Calabria dalla nascita dello Stato Italiano sino ad oggi.

L’idea di questa intitolazione nasce dopo la pubblicazione del libro “Il Tram a Reggio Calabria” di Antonino Meduri edito da Città del Sole di Franco Arcidiaco nel Settembre 2013. Il libro è stato presentato nel gennaio del 2014. Dal libro emergono alcune figure significative per la città nel periodo di inizio XX secolo. Nel Settembre 2014, viene fuori la proposta di intitolare una strada urbana significativa all’Ing Zehender.
L’articolo è casualmente del 30 settembre 2014. (https://www.zoomsud.it/index.php/politica/73140-caro-sindaco-3-la-strategia-perche-reggio-abbia-futuro-russo). La proposta va avanti e con l’impegno del Dr Cappellano arriva nella Commissione Toponomastica del Comune e nel 2023, dopo una serie di passaggi formali viene definitivamente approvata. L’impegno del Prof Rindone nel raccordare Comune ed Ateneo porta alla cerimonia di intitolazione.

Oggi è realtà: la città ha una via intitolata a Zehender.

Raccontare la vita professionale di Rodolfo Zehender non è facile, forse sarebbe necessaria una miniserie della Rai o di Netflix. Si possono però ricordare le due azioni principali. La prima si potrebbe definire l’azione “energetica”.
L’ing Zehender nei primi anni del XX secolo è progettista degli impianti idroelettrici per la produzione di energia elettrica in Calabria, ed è progettista delle reti di distribuzione dell’energia in provincia di Reggio. È del 23 giugno 1905 una storica carta con il progetto della rete di distribuzione del Comune di Scilla.  Probabilmente avrebbe continuato ad occuparsi di problemi energetici.

Ma arriva il 1908. Il terremoto ed il maremoto. Uno dei più grandi disastri naturali della storia dell’uomo. Ancora oggi non si riesce a stimare il numero dei morti. Il valore più probabile è oltre 100000. Le comunità di Messina e Reggio Calabria sono distrutte. Gli impianti idroelettrici e le reti di distribuzione sono duramente colpiti. Lo Stato italiano non ha chiaro nulla del terremoto. Il re Vittorio Emanuele III nomina un commissario per Messina, il generale Mazza. Riportiamo testualmente da Wikipedia: “La colorita espressione 'non capire una mazza'; ebbe origine proprio a seguito della deleteria gestione dell'emergenza del terremoto operata dal generale Mazza.”
L’ing Zehender si impegna a fondo a far ripartire impianti elettrici e reti. In pochi anni tutto viene ripristinato.

La seconda azione si potrebbe definire “trasporti”.
La capacità dell’ing Rodolfo, la sua visione del futuro, le sue conoscenze, le sue competenze lo fanno correre ancora più avanti. Dopo il terremoto del dicembre 1908, nel gennaio 1912, sono passati da poco tre anni, viene fondata la società privata per la realizzazione e la gestione del sistema tramviario a Reggio Calabria. Zehender è il Direttore: in 6 anni il sistema è progettato, realizzato, messo in esercizio. Nel marzo 1918 il tram è a servizio dei cittadini attraversando tutta la città dall’Annunziata al Calopinace, fino alla Chiesa dei Riformati. Anche in questo caso è necessario sottolineare che il tram viene realizzato in 6 anni, proprio mentre è in corso il disastro della prima guerra mondiale.
Il tram si sviluppa molto bene. In poco tempo arriva ai 2 milioni di passeggeri per anno. Siamo negli anni ’20, arriva il fascismo. L’iniziativa privata non è ben vista se non saldamente allineata alle direttive statali. Il fascismo fonda con il Comune una società pubblica di autobus, che evidentemente si può permettere qualunque perdita economica, mentre la società dei tram privata non si può permettere di andare in perdita. A questo punto non c’è più partita. La storia è quella che tutti i cittadini di Reggio conoscono. Nel novembre 1930, qualche anno prima che finisca il sistema tramviario, l’ing Zehender muore, lasciando un formidabile patrimonio di idee e di risultati alla città.

Devono passare quasi 100 anni perché Reggio Calabria dedichi una via all’esempio più importante di uomo della società civile che, forse, la città ha espresso durante lo Stato unitario. Oggi è interessante notare come ancora il tema energetico e quello dei trasporti siano i temi importanti di Reggio. Si pensi alla diga sul Menta che solo da qualche anno ha permesso di affrancare i cittadini di Reggio dalla mancanza di acqua e che, con la messa in funzione della centrale idroelettrica, fornirà energia a 25000 cittadini. Si pensi alla metropolitana leggera che collegando i servizi collocati nella parte alta della città, Ospedali, Palazzo di Giustizia, CEDIR, Università, con la fascia marina, che va dal porto alla stazione centrale, permetterà di affrancare i reggini dall’uso dell’auto privata. La metropolitana leggera cambia il volto della città e la rende protagonista dello sviluppo sostenibile del XXI secolo, come lo è stata all’inizio del XX quando aveva un sistema tramviario che competeva con quelli delle più importanti città europee.

C’è questa linea diretta tra Zehender ed il futuro della città, e su questa linea c’è Ingegneria che oggi costituisce una delle realtà più importanti della città e della Regione, anche se poco conosciuta. Presso i Dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Reggio Calabria sono attivi i corsi di laurea più avanzati dell’ingegneria: dalla civile alla meccanica, dalla energetica alla gestionale, dall’ambientale all’informatica, all’elettronica, a quella delle telecomunicazioni.

All’Università di Reggio si studiano i temi più importanti del settore idroelettrico, dalle dighe alle turbine, dalle condotte forzate ai sistemi di distribuzione, e si studiano i temi più qualificati e moderni del settore trasporti passeggeri e merci, dalle nuove forme di trasporto collettivo che si stanno sviluppando nei paesi più avanzati, note con l’acronimo MaaS -Mobility as a Service- alla logistica urbana, dai porti industriali e container ai sistemi di trasporto soggetti a rischi, dall’organizzazione dei semafori alle ferrovie ad alta velocità. Il Dipartimento di Ingegneria DIIES è l’unico dipartimento riconosciuto di Eccellenza tra tutti i Dipartimenti di Ingegneria della Calabria e della Sicilia.

Nella Valutazione della Qualità della Ricerca i Dipartimenti di Ingegneria hanno primeggiato in molte aree a livello nazionale, l’area Campi elettromagnetici ha ottenuto 9 eccellenti su 9 lavori presentati. La World’s Top 2% Scientist, è la classifica mondiale delle scienziate e degli scienziati con livello più elevato di produttività scientifica elaborata ogni anno dalla Stanford University, una tra le più prestigiose università americane. Nella classifica sono riportati coloro che appartengono al primo 2% a livello mondiale. La World’s Top 2% Scientist 2024 è uscita qualche giorno addietro, in essa sono presenti 11 tra docenti e ricercatori del DIIES, ciò significa che ha una percentuale superiore al valore medio mondiale, di più del 1800%.

Tutti questi sono risultati significativi per la città e vengono presentati durante la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2024-2025, promossa dalla Commissione Europea per avvicinare il pubblico al mondo della ricerca, giunta alla sua undicesima edizione, cui l'Università di Reggio Calabria anche quest’anno partecipa.

È un importante momento questo dell’intitolazione all’ingegnere Zehender della strada di accesso ad Ingegneria che l’Università e il Comune hanno voluto. La città dopo un secolo dà il giusto riconoscimento ad uno dei suoi cittadini più importanti.

*Uni Reggio Calabria