di CETTY GANGEMI - 1) E comu succiriu? Finu a ieri era ‘bbonu! (Frase di costernazione di fronte alla triste notizia della dipartita di qualcuno, a rimarcare le buone condizioni di salute di cui godeva il medesimo, che non lasciavano presagire una simile sventura);
2) Non simu nenti ‘nta sta vita! (Frase pronunciata soprattutto dagli anziani a rimarcare la condizione umana sulla terra, che non da certezze su nulla);
3) Vardulu… pari chi dormi! (Esclamazione di stupore pronunciata solitamente al capezzale del defunto, il quale ha un’espressione così serena da sembrare dormiente);
4) A c’ura su levunu? (Domanda a chi è più informato circa i fatti, sull’ orario di partenza da casa dell’estinto, per poter partecipare alla cerimonia funebre);
5) Però u vistiru bonu! (Frase non adatta alle circostanze ma udita pronunciare spesse volte dalle persone più pettegole, che controllano se il defunto è stato vestito in maniera signorile o meno);
6) Tu vai o licenziamentu o a casa? (Domanda rivolta ad un parente o ad un amico, per sapere come comportarsi nei confronti della famiglia dell’estinto. La maggior parte delle persone parteciperà al licenziamento fuori dalla chiesa, mentre gli amici più intimi andranno a rendere omaggio in casa, in segno di rispetto);
7) ‘Nci facimu a curuna o u cuscinu? (Dubbio amletico che attanaglia solitamente gli amici più stretti o i colleghi di lavoro: solitamente i primi sceglieranno il cuscino, i secondi la corona di fiori, a meno che non venga esplicitamente espresso il desiderio da parte della famiglia di non ricevere fiori);
8) Pochi cristiani nc’erinu a missa… ah, u peggiu è i cu mori! (Frase solitamente pronunciata da una persona avvezza al pettegolezzo, la quale notando il numero esiguo dei partecipanti alla funzione religiosa, rimarca il classico detto che sostiene che chi resta in vita in qualche modo si consola);
9) Cu sapi quantu sordi ‘nci rassau! (Pettegolezzo circa l’eredità del defunto, noto per essere una persona facoltosa in vita. Ci si chiede solitamente come e in che quantità abbia ripartito i propri averi ai familiari, ipotizzando spesso fantomatiche proprietà lasciate in mano a nipoti);
10)Ciangìu cchiù a cugnata ra mugghieri!( Frase sempre di pettegolezzo e costernazione nel notare che la cognata del defunto ha versato più lacrime della vedova