ISTAT, a dicembre più fiducia di consumatori e imprese però…

ISTAT, a dicembre più fiducia di consumatori e imprese però…

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A dicembre 2019 l'indice del clima di fiducia dei consumatori e del clima di fiducia delle imprese dovrebbe migliorare passando rispettivamente il primo da 108,6 a 110,8 e il secondo da 99,2 a 100,7. Lo rileva l'Istat.

L'Istat segnala che si registra un clima di opinione complessivamente piu' favorevole rispetto al mese scorso sia per le imprese sia per i consumatori. Per quanto riguarda le imprese, in tutti i settori i giudizi sul livello degli ordini e della domanda sono in miglioramento, mentre gli imprenditori sono più cauti per quanto riguarda le relative attese che sono in aumento solo nelle costruzioni e nei servizi.

Con riferimento ai consumatori, l'indice di fiducia recupera parzialmente la caduta dello scorso mese riportandosi leggermente al di sotto del livello raggiunto a ottobre 2019. La dinamica positiva dell'indice è condizionata da opinioni sulla situazione economica dell'Italia e dai giudizi sulla situazione personale in deciso miglioramento.

 Nel dettaglio tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori mostrano miglioramenti: il clima economico registra un incremento da 116,5 a 120,7, il clima personale cresce da 105,8 a 106,8, il clima corrente aumenta da 106,8 a 108,8 e il clima futuro passa da 110,2 a 112,2. Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia migliora lievemente nel settore manifatturiero (da 99,0 a 99,1) e aumenta in modo deciso nelle costruzioni (da 137,1 a 140,1), nei servizi (da 99,7 a 102,2) e nel commercio al dettaglio (da 108,3 a 110,9). 

  Esulta l’Unione Consumatori: "Meno male! Altrimenti, un'ulteriore caduta del clima di fiducia dei consumatori, dopo il calo di ottobre ed il crollo di novembre, avrebbe determinato una gelata sui consumi di Natale", ha affermato Massimiliano Dona che dell'Unione Nazionale Consumatori è il presidente.

Di parere più che diverso contrapposto la Confesercenti nazionale secondo cui: "La ripresa di dicembre non basta a cancellare l'incertezza di famiglie ed imprese. Il dato sul clima di fiducia dei consumatori segna, infatti, una lieve ripresa dopo la caduta di 4 punti tra ottobre e novembre. Nonostante questo, si colloca comunque a livelli fra i più bassi degli ultimi due anni, ad indicare che le aspettative delle famiglie sono ancora relegate in un'area se non proprio di pessimismo di forte insicurezza".
Insomma: l'effetto fiduciaprenatalizia, una fase in cui si compra e si regala. “Questa chiusura d'anno - concludela Confesercenti - non porta grandi novità né grandi ventate di ottimismo, per questo si tratterà veramente di rilanciare le capacità di intervento sull'economia per creare maggiori prospettive di crescita".