Romanzi, saggi, novità. Grandi autori e ritorni 'eccellenti sulla scena'. Il 2021 si annuncia, nel campo dell'editoria, ricco di proposte allettanti. Un modo per contribuire a sostenere il mercato del libro allargando il numero dei lettori, in crescita proprio nell'anno del Covid, come ha accertato una ricerca curata dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) del Mibact e dall'Associazione Italiana Editori (Aie), con la collaborazione di Pepe Research: la percentuale di cittadini (15-74 anni) che ha dichiarato di aver letto un libro (compresi eBook e audiolibri) negli ultimi dodici mesi si attesta al 61%, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018.
E così fioccano le novità per l'anno entrante a cominciare da un romanzo di Georges Simenon che Adelphi (che sta ripubblicando da 35 anni l'intera opera dello scrittore belga) manderà in libreria dall'11 febbraio del 2021. Si tratta de 'La fattoria del Coup-de-Vague'. La storia, scritta nel 1938 apparve dapprima a puntate sul settimanale 'Marianne', poi in volume nel febbraio del 1939. Un'altra grande prova del papà del commissario Maigret il quale, anche in queste pagine, indaga le menzogne, i rancori e le aspettative che minano la rispettabilità della società piccolo borghese.
Arriverà invece sugli scaffali l'11 gennaio, sempre per Adelphi, 'Questo non è un racconto. Scritti per il cinema e sul cinema' di Leonardo Sciascia. I lettori potranno scoprire, tra le pagine di questo volume, tre soggetti inediti che il maestro di Racalmuto ha scritto per il cinema. ''Loro sono venuti meno alla legge dell'onore - afferma Serafina Battaglia testimone di giustizia nella Palermo dei primi anni Sessanta, protagonista di uno dei testi - e perciò anch'io mi sento sciolta''. Un dramma, quello che descrive Sciascia in questo soggetto, che si dipana in un'aula giudiziaria dove una donna, appunto Serafina, vestita di nero, accusa il capomafia che ha fatto ammazzare suo marito e poi anche suo figlio. Pur di vendicarli ha accettato di ''dispiacere ai morti'', cioè di infrangere le regole cui si erano sottomessi.
Ma il 2021 sarà segnato anche 'dal ritorno' di alcuni scrittori italiani, a partire da quelli che hanno concorso per lo Strega negli ultimi anni. E' il caso, innanzi tutto, di Gianrico Carofiglio, arrivato secondo nell'edizione di quest'anno alle spalle di Sandro Veronesi che ha vinto per la seconda volta il più ambito premio letterario del nostro Paese con 'Il Colibrì'. A gennaio con la casa editrice di Segrate arriverà 'La disciplina di Penelope' il debutto dello scrittore barese nel 'Giallo Mondadori'. Una storia che ruota intorno ad alcuni elementi essenziali di ogni buon thriller che si rispetti: una donna durissima e fragile, un omicidio irrisolto e un padre in cerca di verità. L'occasione, per la protagonista, per rimettersi in gioco e ritrovare sé stessa.
Mondadori porterà in libreria, sempre a gennaio, anche un'altra finalista del premio Strega, Teresa Ciabatti. La scrittrice di Orbetello proporrà 'Sembrava bellezza': al centro del libro c'è una scrittrice che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Attraversa un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po' di più. E ancora a gennaio sarà la volta di David Grossmann di cui Mondadori pubblicherà 'Sparare a una colomba', una raccolta di saggi e discorsi in cui lo scrittore israeliano analizza, tra l'altro, la situazione di Israele cinquant'anni dopo la Guerra dei Sei Giorni e le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente. Temi di rilievo, cui si aggiunge quello legato al Covid, affrontando i quali Grossman svela anche una parte di sé.
E ora spazio a qualche saggio. La Nave di Teseo, il 14 gennaio, pubblicherà 'La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia', il volume in cui Luca Ricolfi si pone l'obiettivo di smascherare sulla base delle analisi che conduce dallo scorso febbraio con il suo osservatorio della Fondazione Hume, quelli che ritiene gli errori italiani nella gestione della pandemia e le conseguenti bugie di governanti, politici e amministratori per nasconderli.
Arrivando alle conclusioni principali in base alle quali, secondo lui, la seconda ondata era evitabile, tanto è vero che molti dei paesi occidentali l'hanno evitata e che ritardi e incertezze ci sono costate decine di migliaia di morti e decine di miliardi di Pil.