"In questi due anni ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato sodo. La Calabria ha oggi sul tavolo dello sviluppo oltre 9 miliardi di euro, frutto di una rigorosa programmazione e di una serrata contrattazione con il Governo nazionale e gli enti di Stato come Anas e Rfi". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che a Catanzaro, nella Cittadella degli Uffici, ha presentato il report di due anni di lavoro nel corso della manifestazione "Calabria in corso". Davanti ad un'ampia platea, il Governatore calabrese ha illustrato le attività realizzate a poco più di due anni dall' insediamento. "Abbiamo dovuto avviare un processo di profondo risanamento - ha sostenuto - di una struttura concepita ed organizzata per rispondere ad interessi clientelari e che negli anni ha prodotto sprechi, debiti fino al punto di compromettere la stessa governabilità della Regione: una disordinata proliferazione di strutture ed enti dediti a spese fuori controllo, all'accumulazione di debiti e alla creazione di sacche di precariato. Una caduta generale di professionalità accompagnata da confusione gestionale e una decadenza del senso del dovere nell'esercizio delle funzioni pubbliche". "Sono stati due anni di duro lavoro - ha detto ancora Oliverio - nel corso dei quali abbiamo dovuto perseguire tre obiettivi: recuperare credibilità e reputazione in ambito europeo e nazionale, acquisire risorse necessarie allo sviluppo e riformare la macchina burocratica per garantire una spesa trasparente e produttiva". "'Calabria in corso' - ha proseguito il Governatore - e' un cantiere aperto i cui lavori sono finalizzati a fare affermare la Calabria positiva, altra e diversa dagli stereotipi negativi: il pregiudizio dovrà lasciare il posto al post-giudizio. Vogliamo che a parlare siano i fatti. Lavoriamo per ridare credibilità e restituire dignità ad una Regione e ad una Calabria di cui i calabresi dovranno sentirsi orgogliosi".