Le Associazioni dovranno svolgere attività di avvistamento organizzata con personale a terra e di comunicazione alla Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) e alla COP di Reggio Calabria. Le attività in affidamento ai pastori, coltivatori diretti e agli allevatori, invece, dovranno essere svolte esclusivamente nei terreni ricompresi all’interno del perimetro del Parco, allo scopo di ridurre il potenziale innesco di incendio nel bosco mediante attività di selvicoltura preventiva. L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, dunque, replica l’azione di sistema messa in campo a tutela e salvaguardia del territorio montano e boschivo che coinvolge le Associazioni di Volontariato e di Protezione Civile del nostro territorio e, dopo l’ottimo successo dello scorso anno, continuerà a giovarsi del prezioso contributo dei coltivatori diretti al fine di consolidare quella formula di partecipazione attiva volta alla tutela e alla conservazione della biodiversità dell’Aspromonte.
Ogni ulteriore informazione sugli Avvisi e sulle procedure potrà essere reperita sul sito internet dell’Ente (www.parcoaspromonte.gov.it) o contattando la responsabile del procedimento ing. Sabrina Scalera.