di CETTY GANGEMI - E’ arrivato il fatidico giorno, oggi 11 gennaio 2014, la Reggina festeggia 100 anni di storia.
Una storia non sempre facile, quella amaranto, che dopo aver cavalcato i campi delle serie inferiori, ha raggiunto l’apice del successo nel 1999, ottenendo la storica promozione in serie A, dopo quella sfiorata nel 1989 a Pescara contro la Cremonese.
Di momenti bui ce ne sono stati parecchi durante questi 100 anni, anche se la storia recente è stata coronata più da successi che da fallimenti.
Ma la Reggina rappresenta di più che una semplice squadra di calcio. Rappresenta il riscatto sociale, la compagna di una vita che ci regala emozioni, belle o brutte che siano, ma sempre emozioni forti.
C’è chi sostiene oggi di essersi disinnamorato a causa della società o del calcio moderno, ma la verità è che il tifoso vero non può mai smettere di amare gli unici colori con cui si sente rappresentato.
Ogni battaglia, ogni stagione, il tifoso vero la porta nel cuore.
Nell’anno del Centenario, la società amaranto si trova ad affrontare uno dei momenti più delicati della sua esistenza: un penultimo posto a chiusura del girone di andata e lo spettro della Lega Pro.
Situazione che ha portato la società a voler rimandare le celebrazioni in un prossimo futuro. Noi riteniamo che un compleanno, invece, vada festeggiato il giorno stesso.
Per cui oggi non è il giorno per pensare ai problemi attuali. Oggi è il giorno della festa amaranto. Gli ultras infatti, invitano tutti a festeggiare con loro, in curva Sud alle 14,30, colorati d’amaranto.
Perché la storia non aspetta. La storia si vive.