DALL'INVIATO - Con gli ormai fidatissimi amici Jerry Drake, il pilota del Piper che ci ha scarrozzato in questa meravigliosa avventura che sono stati i Campionati Mondiali di Calcio ed Esse- Esse, il tedesco apolide che prima di vendersi la Canon aveva il compito di fotografo ufficiale, siamo tornati a San Paulo per assistere all’altra semifinale, Olanda- Argentina.
Esse-Esse purtroppo aveva puntato esageratamente sulla sconfitta della “sua” Germania, più di trecento dollari americani sul tre a zero per il Brasile, così per ripagare gli inviati del broker clandestino abbiamo dovuto vendere i biglietti. Ma niente paura, lettori di Zoom. La partita l’abbiamo vista lo stesso.
Il vecchio Jerry infatti ha un’amante che è moglie di un dirigente della Clean&Clean, una delle più grandi aziende di lavavetri per grattacielo di San Paulo. Così, issato al settantesimo piano, grazie al piccolo cannocchiale che i miei compari usano per le corse dei cavalli, ho guardato l’incontro.
Non l’avessi mai fatto. A metà primo tempo mi sono addormentato, sospeso laggiù come un salame. Una delle peggiori partite di tutti i mondiali mai viste. Il terrore di quanto accaduto il giorno prima ha reso le gambe degli atleti in campo delle mozzarelline al sole di Luglio. Nessuno vorrebbe mai fare la fine dei provoloni brasiliani, affettati da un Germania di vero acciaio Krupp. Difesa, difesa e difesa.
Mi sono svegliato in tempo per vedere la sequenza dei rigori. La dea fortuna questa volta ha baciato l’Argentina, preparando ai Brasiliani uno di quegli scherzi che il destino a volte si diverte a fare. Messi ha segnato, con il secondo o terzo pallone toccato in tutti i centoventi minuti.
Mentre ero sospeso a metà cielo (che si deve fare per la professione!) gli amici hanno fatto un giro per la città, alla ricerca di un conoscente che vende cellulari di seconda mano. Non avevano l’indirizzo, ma cosa vuoi che sia trovare qualcuno in una città di venti milioni di abitanti. Sono ottimista.
La serata, dopo la sconfitta di proporzioni immani di ieri, è calma come un gorilla imbottito di Tavor. Agli amici brasiliani lo shock passerà fra un mesetto, quando saremo tutti a casa. Intanto questa sera andremo tutti a festeggiare con i nostri amici argentini e tangheri. Una grande grigliata di carne della Pampa e poi a far le ore piccole, una rosa in bocca e le lente movenze del tango a inebriarci.
Sono grato a ZoomSud per la grande opportunità che mi ha dato inviandomi in trasferta in Brasile. Sono state giornate dure, qui la vita è noiosa senza mai primarie del centrosinistra, statue di Santi che fanno l’inchino a gente poco raccomandabile, polemiche furiose sulle questioni più stupide esistenti. Ma il calcio, si sa, è il centro del mondo. Tutti i giornali On-Line dovrebbero mandare un inviato ad eventi così importanti. È solo in queste occasioni che si apprende la nobile arte del giornalista. Mi è piaciuto così tanto che sono di felice di comunicare che, a mondiale finito, andrò in Francia. Si, avete capito bene. Il Tour De France, la Grand Boucle. La corsa ciclistica più importante del mondo! E Zoom- Sud sarà presente!
Florentino
*Foto di gioiose olandesine prima dei rigori.