Ricordo perfettamente il giorno in cui è comparsa, una sorta di spettro di cui io ero perfettamente il riflesso.
Per amare qualcuno è importante che prima di tutto impariamo ad amare noi stessi. Mente e cuore non sono nemici, ma due alleati che ogni giorno cercano di dirci chi siamo, è solo che spesso parlano lingue diverse. A volte è l'estensione ignota dei nostri stessi bisogni a spaventarci, non è sempre facile decifrarci, pertanto è importante affidarci a qualcuno che all’inizio sappia leggerci come un libro aperto e ci aiuti a farlo da soli nel tempo. Ecco perché è importante la psicoterapia.
Avevo 19 anni quando per la prima volta mi parlarono della necessità di intraprendere un percorso di psicoterapia e, a dire il vero, come tutti, ero convinta di non averne bisogno. Perché andare a raccontare a qualcuno i miei problemi? – mi dicevo, che poi è la cosa che più frequentemente sento dire alla gente posta dinnanzi alla possibilità di farlo. La psicoterapia è salutare – questo mi viene da dire - pertanto la sua importanza va considerata in base al grado di importanza che ognuno di noi dà alla propria salute mentale. Un problema di natura fisica porta segni più evidenti e riconoscibili, un problema legato alla psiche invece necessita di maggiore sensibilità. Potremmo dire che la maggior parte dei nostri organi quando ha un problema sa urlare forte per attirare la nostra attenzione, la mente invece attua un rodere sordo che dentro di noi costruisce muri sempre più alti.
“Ricordo perfettamente il giorno in cui è comparsa, una sorta di spettro di cui io ero perfettamente il riflesso, che mi entrò dentro e iniziò a farmi palpitare. I polpastrelli delle dita iniziarono a essere come presi d’assalto da un esercito di formiche impazzite, il cranio un pulsare di sangue, pressione ai minimi storici e perdita costante dei sensi con patetico risveglio bavoso e umiliante. Ogni volta era così, per dieci anni, dieci lunghi anni: 3650 giorni di sudditanza psicologica alla carogna, che poi le chiamarono crisi di panico. Per me era più che altro una morte costante e puntuale e senza neanche la soddisfazione del non risveglio. Ero il mio serial killer un po’ imbranato e con le idee poco chiare, ma di un masochismo delirante e degenerante. Fino a quando rimasi in perfetta solitudine con la carogna, questa ebbe la meglio e ogni giorno morivo un po’.” (Il mio sesso Viola- ed. Scatole Parlanti)
Mai rimanere da soli col proprio problema di natura psicologica o anche solo emotiva! Detto in parole semplici: lo psicoterapeuta aiuta il paziente ad aiutarsi. È come un giardiniere che ripulisce il terreno dalle erbacce e fornisce acqua, luce e nutrimento alla pianta: se la pianta cresce, dipenderà dalle cure fornite e dal modo in cui la pianta reagisce. La psicoterapia non è solo applicazione di una tecnica, ma è anche e soprattutto una relazione empatica tra esseri umani, e sfido chiunque a non avere mai bisogno nella vita di sentirsi anche solo compreso nel profondo. Abbandoniamo lo stereotipo che andare dallo psicologo sia roba da matti perché in realtà, come diceva il buon vecchio Einstein, la vera follia è fare ripetutamente la stessa cosa e aspettarsi un risultato diverso!
Pertanto il mio pensiero va a tutti quelli che riescono ad amarsi, il primo passaggio verso la comprensione del mondo, il ponte sospeso sull’abisso della solitudine, la conditio sine qua non per incontrare gli altri e goderne, e trovare un senso alla vita, senza che il che il dolore prevalga, senza che l’angoscia trionfi.