"Ho chiarito tutto - ha detto il sindaco di Riace all'ANSA - ed ho fornito ai magistrati tutte le spiegazioni che mi hanno richiesto. Quello che mi conforta e' che tutto si e' svolto in un clima di grande serenita' e tranquillita'.
Ho avuto la possibilita' di illustrare il sistema di accoglienza dei migranti che abbiamo adottato a Riace, un sistema che ormai rappresenta un modello in tutto il mondo. Ed ho dimostrato di non avere mai commesso alcun reato, facendo soltanto il bene delle migliaia di migranti che abbiamo accolto aiutandoli ad integrarsi ed a trovare una nuova ragione di vita. Nel corso dell'interrogatorio, protrattosi per circa tre ore, Lucano e' stato assistito dai suoi difensori di fiducia, gli avvocati Andrea Daqua e Antonio Mazzone.
Lucano ha riferito di avere chiarito, in particolare, le criticita' contenute nella relazione sul sistema di accoglienza dei migranti a Riace rilevate dagli ispettori inviati nei mesi scorsi dalla Prefettura di Reggio Calabria. "Ho potuto dimostrare ai magistrati - ha detto ancora il sindaco Lucano - che in tutti questi anni mi sono speso fino all'estremo per aiutare i migranti ed il territorio. Ho anche insistito sul fatto che proprio i migranti hanno rappresentato e rappresentano tuttora la soluzione delle problematiche che affliggono il territorio di Riace e dell'intera Locride. Il nostro paese, e non soltanto il nostro, grazie a loro, si e' rivitalizzato ed e' in un certo senso rinato.
Grazie al nostro sistema d'accoglienza abbiamo trasmesso un messaggio di umanita' al mondo e dimostrato che la Calabria sa accogliere i migranti aprendo non soltanto le sue porte, ma anche il suo cuore". (fonte ansa)