E' morto Enrico Fierro, una vita per il giornalismo

E' morto Enrico Fierro, una vita per il giornalismo

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Enrico Fierro ci ha lasciato troppo presto. Troppo. Ha sofferto molto in queste ultime settimane ed anche lui è stato sopraffatto da questo anno crudele. Enrico è stato un vero giornalista, dall'Unita' al Domani, scrittore, autore teatrale. Non cercava la ribalta o la televisione, piuttosto la notizia.

Voleva far emergere le ragioni dei più deboli, degli emarginati, degli ultimi. Ha scritto lucide e coraggiose inchieste sulla ndrangheta, sul malaffare, sulle varie massonerie, sulle mafie. L’ha firmato lui il libro fondamentale sull’assassinio di Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale ucciso dalla ‘ndrangheta nel centro di Locrii il 16 ottobre del 2005. Era stato al Fatto Quotidiano dove con passione e lucidità ci aveva tra l'altro raccontato, forse come nessun altro, il sogno visionario di Mimmo Lucano. Gli era venuto facile perché anche Enrico era un sognatore.
Sulla sua produzione libraria, molto vasta, e in parte consistente incentrata su vicende ed esperienze calabresi bisognerà tornare con calma.

La sua carriera di giornalismo, per ultimo, l'aveva fatto approdare al nuovo progetto editoriale di Domani. La malattia gli ha dato poco tempo per scriverci, Ci ha però regalato e lasciato scenari di grande interesse sulla vicenda politica calabrese prima delle elezioni dello scorso ottobre. Un compagno, un amico, un collega di tante e tante battaglie. La sua morte ci ha lasciati sgomenti, increduli, attoniti. Ciao Enrico.