E' polemica sul blocco degli studi su rischio sismico e Ponte sullo Stretto

E' polemica sul blocco degli studi su rischio sismico e Ponte sullo Stretto
(riceviamo e pubblichiamo)

Bloccati gli studi sul rischio sismico: il business del Ponte viene prima di tutto

Il Movimento No Ponte Calabria esprime profondo sdegno per le recenti vicende
riguardanti il possibile accordo tra l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e
il Comune di Villa San Giovanni, nonché per l'ennesimo annuncio del Ministro delle
Infrastrutture, Matteo Salvini, relativo all'avvio dei cantieri del Ponte sullo Stretto.

Nei giorni scorsi, la sola ipotesi di un accordo tra l'INGV e il Comune di Villa San Giovanni
per la promozione di nuovi studi sul territorio aveva provocato un vero e proprio terremoto
politico. La possibilità di condurre ulteriori analisi sul pericolo sismico in un'area ad alto
rischio come quella dello Stretto ha paradossalmente terrorizzato i sostenitori del Ponte. A
conferma di ciò, il senatore messinese Nino Germanà si è affrettato a presentare
un'interrogazione parlamentare per bloccare ogni iniziativa, mentre il deputato del reggino
Francesco Cannizzaro ha diffuso una nota che potremmo definire "di avvertimento"; alla
vigilia della seconda convocazione del CdA dell'INGV, dopo che già la prima era andata
deserta. Un chiaro segnale delle pressioni politiche esercitate per sabotare ogni possibile
studio indipendente.

Ora, questi politici possono dormire sonni tranquilli: i loro messaggi sono stati ben ricevuti
e anche la seconda seduta del CdA dell'INGV non ha avuto il numero legale. Il risultato?
Nessun accordo tra il Comune di Villa San Giovanni e l'INGV, nessun nuovo studio di cui
avrebbe beneficiato la comunità strettese sul rischio sismico nella nostra area e, quindi,
nessun rischio per la realizzazione del Ponte. Questa è la loro unica preoccupazione:
impedire qualsiasi ricerca che possa compromettere il grande affare del Ponte, senza
alcun interesse per la sicurezza del territorio e la prevenzione di malaugurate sciagure
future.
Nel frattempo, il Ministro delle Annunciazioni, Matteo Salvini, ha proclamato l'ennesima
data per l’avvio dei cantieri, adesso spostata alla primavera del 2025. Abbiamo perso il
conto di questi annunci, e siamo certi che anche questo farà la fine dei precedenti. Ma
intanto la propaganda va avanti, nel tentativo di alimentare un'illusione che non si tradurrà
mai in realtà.

Il Movimento No Ponte Calabria ribadisce con forza la propria opposizione a questa opera
inutile e dannosa. Chiediamo che le istituzioni smettano di fuggire dalla realtà e si
concentrino su tutela del territorio e sicurezza delle popolazioni locali, spopolamento della
Calabria, strade interne inadeguate, sanità pubblica distrutta, dissesto idrogeologico: sono
queste le vere questioni prioritarie su cui intervenire. Invece di ragionare su questi temi si
spendono miliardi per costruire un Ponte che non regge e la cui insostenibilità sarebbe
stata resa ancor più evidente da studi più approfonditi del rischio sismico. Proprio per
questo è stato necessario impedire questi studi con ogni mezzo.

Ma noi non resteremo a guardare. Il Movimento No Ponte Calabria continuerà a vigilare,
denunciare e mobilitarsi affinché la voce dei cittadini venga ascoltata e affinché si ponga
fine a decisioni imposte dall'alto, prese sulla pelle della nostra terra e della nostra gente.
Mobilitiamoci tutte e tutti contro questo ennesimo scempio.

NO Ponte Calabria