"Bisogna mettere da parte - aggiunge - atteggiamenti irresponsabili e cimentarsi in un inedito sforzo politico, programmatico e valoriale per rilanciare la mission del PD. Le ambizioni personali e correntizie non possono frapporsi al dispiegamento di un PD capace di assolvere la funzione motrice per un'opera di cambiamento sociale ed istituzionale. Lo svolgimento del congresso non va ridotto al perseguimento di miserevoli obiettivi per il potere e rendite personalistiche. Il confronto congressuale dovra' concentrarsi sugli interessi generali del Paese. Va recuperato lo spirito originario e fondativo del PD inteso come partito popolare, pluralista e di massa.
Bisogna coniugare le tradizioni storiche, politico-culturali con la capacita' di introdurre forti innovazioni per un progetto che sia all'altezza di fronteggiare le nuove contraddizioni delle societa' contemporanee. Al PD e' affidato il compito di guidare la controffensiva per fermare i populismi e le destre europee. Questa e' la giusta interpretazione affinche' si possa svolgere un congresso capace di selezionare una leadership fortemente caratterizzata dai contenuti e mettere al bando ogni tentazione verso una conta aridamente nominalistica. Il problema dunque non e' quello dei tempi della durata del percorso congressuale, ma quello dei progetti e dei contenuti che saranno messi in campo".
"Dalla Calabria - dice ancora Mario Oliverio - vogliamo privilegiare questa concezione. Ai calabresi interessa 'prima di tutto la Calabria'. Il PD dovra' essere il luogo dove coniugare la rappresentanza degli interessi territoriali con quella dell'interesse generale. Serve un partito federato, fortemente ancorato ai valori della Sinistra europea e ad una funzione nazionale capace di riscrivere un nuovo Patto di civilta' e di coesione sociale fra gli italiani, in una Europa che dovra' necessariamente fare i conti con le nuove domande che provengono dai diversi Sud e dall'area del Mediterraneo".