di MIMMO GANGEMI - Non ne deve restare manco per semente. Ché dalla semente germogliano nemici». E lo stralcio di un'intercettazioni che ho scovato in mezzo a vecchie carte di Giustizia. Un ordine terribile che per
fortuna non si consumò, ché della genia di cui non avrebbe dovuto restare semente caddero gli uomini in armi, ma non le donne, i vecchi e i bambini.
Quel che non successe allora, eccolo oggi. Una novità per la 'ndrangheta, pur bestia sanguinaria, che uccida e bruci un bambino di tre anni. Mai era accaduta una barbarie simile, peraltro inutile, dato che per l'età non sarebbe potuto diventare un testimone scomodo. In precedenza c'erano sì stati casi di uccisione, per sbaglio però - colpito a morte il figlioletto in braccio al padre centrato con un colpo di lupara, caduta sotto gli spari una ragazzina che si trovava sulla macchina del nonno, oggetto delle attenzioni.
Più grandicelli sì, loro talvolta la 'ndrangheta ha scelto di ucciderli, spinta dall'idea che quei dodicenni sarebbero diventati adulti e, da adulti, magari avrebbero ricominciato da dove il piombo aveva interrotto i padri. Sono caduti pure donne e vecchi, più nelle faide che nelle guerre di 'ndrangheta - due tipi di accadimenti differenti, con le prime più irragionevoli e feroci, ché «brucia forte il cuore», per dirla con il gergo di certi galantuomini, la sparuta minoranza che ci lorda tutti.
In tempi d'onorata società, no. C'era la regola che bambini, donne e vecchi erano intoccabili. Non si poteva sgarrare - leggenda vuole che nella faida di Castellace degli Anni 50 una 'ndrina prevalse sull'altra proprio perché le fu ucciso un vecchio non in armi, e questo le portò l'appoggio dell'onorata società del territorio, fino allora neutrale.
Sono diverse, l'onorata società e la 'ndrangheta, sebbene abbiano lo stesso sangue - l'una è madre dell'altra. Diverse ma entrambe da condannare, sia chiaro. Se la prima è stata tifo - anche quella di sola parata, che magari non delinqueva, colpevole tuttavia di una mentalità che complica l'estirpazione del male - la seconda è peste, perché chi s'imbratta di sangue, chi prospera sul sangue, non ha giustificazioni da opporre.
Fu l'assassinio di zi' Ntoni Macrì, a Siderno, nel '75, lo spartiacque, il momento esatto in cui finì di frantumarsi quella antica e rimase padrona del campo la nuova, dopo essersi fatta largo a via di uccisioni. Assieme all'onorata società, si frantumarono le regole, non ci fu limite alla barbarie, s'immolarono innocenti, bambini, donne, vecchi.
Sia prima che dopo, si chiamarono uomini d'onore. Ma, di questi tempi, dov'è l'onore? Nell'uccidere di droga? Di scorie radioattive seppellite dove loro stessi vivono con le famiglie? Di piombo elargito stando coraggiosamente nascosti dietro una siepe?
Per appartenere all'onorata società bisognava possedere requisiti di ominità e l'onore immacolato, e non svolgere lavori ritenuti umilianti, come lo spazzino, né essere zingari, per le vite senza luci di merito.
A Cassano allo Jonio, quest'ultima regola sembra essere stata accantonata. Infatti, gli zingari, da manovalanza della 'ndrangheta, utilizzati per azioni di piccolo cabotaggio, hanno acquisito alta specializzazione di killer e aiutato una potente famiglia a vincere la guerra di mafia - pare sia da attribuire a loro la strage di Strongoli.
Per meriti al «valore e di selvaggitudine» hanno ottenuto una certa egemonia nel territorio di Cassano. Loro a occupare il vuoto di potere lasciato dalla 'ndrina decimata. Loro ad assurgere quasi al rango di'ndranghetisti - di fatto compongono locale di 'ndrangheta. Loro a trasformare Cassano e dintorni in una trincea sotto un fuoco continuo. Si sono rivelati sanguinari, hanno fatto di quell'area un laboratorio criminale, luoghi dove può accadere di tutto, fino alla indegna strage consumata. Sono dediti al traffico di droga. E non disdegnano le rapine ai portavalori. Si sono presi il master in omicidi, tutti eseguiti con i kalashnikov, ottenuti dagli albanesi in cambio del permesso di avere mano libera nella gestione della prostituzione. Già infima manovalanza, sono oggi loro a reclutare, anche tra i locali, non zingari. L'uomo ucciso pare fosse uno di questi. Il bambino, di certo no.
Incredibile: si è giunti a un punto peggio della 'ndrangheta.