Ecco perché L'ora della Calabria oggi non era in edicola (la dichiarz di REGOLO)

Ecco perché L'ora della Calabria oggi non era in edicola (la dichiarz di REGOLO)

lora      NOSTRO SERVIZIO - Questa mattina migliaia di calabresi che in edicola hanno chiesto L’Ora della Calabria si sono sentiti rispondere che il giornale non era arrivato. Un vero e proprio giallo.

I giornalisti erano entrati in sciopero? La tipografia non è stata pagata? La proprietà ha deciso di chiedere il giornale che si trova in una delicata fase di ristrutturazione?

Il mistero s’è infittito quando qualcuno ha messo in giro un po’ di pdf della rassegna stampa curata ogni mattina per conto del Consiglio regionale della Calabria. C’è anche la prima pagina del quotidiano e, sempre in pdf, decine e decine di articoli del giornale. Insomma, i giornalisti il loro lavoro l’hanno fatto regolarmente. E allora?

Solo piano piano sono emersi pezzi della verità che, avverte un comunicato del Cdr dell’Ora, verrà raccontata per intero in una conferenza stampa che sarà tenuta da Luciano Regolo, il direttore di quel giornale subentrato a Piero Sansonetti, alle 16,30.

Sarebbe accaduto che la tipografia De Rose che stampa il giornale, non si sa ancora bene su input e per volontà di chi, avrebbe bloccato la stampa e/o comunque si sarebbe rifiutata di stamparlo. Pare anche che nel bel mezzo della notte si sia svolta una nervosa telefonata tra Luciano Regolo che chiedeva conto del blocco e ne pretendeva la rimozione e la tipografia De Rose.

Secondo i giornalisti dell’Ora al centro della incredibile vicenda vi sarebbe proprio la prima pagina del giornale “sparata” (come si dice in gergo) sulla notizia di una indagine sul figlio del senatore Gentile, Andrea, avvocato.

La prima pagina del giornale, come apparsa nella rassegna del Consiglio regionale è così costruita: Occhiello (che è la scritta sopra il titolo, a colore bianco e giallo) che recita: “Cosenza, Caso Asp Consulenze d’oro”. Titolo: INDAGATO ANDREA GENTILE IL FIGLIO DEL SENATORE”. Catenaccio (le righe sotto il titolo principale): “Contestati abuso d’ufficio, falso, truffa, associazione a delinquere. L’avvocato Gaetano (altro legale coinvolto, ndr) lo raccomandò a Gianfranco Scarpelli. Nel mirino anche Fedele Ventura, un altro legale”. L’apertura (cioè la notizia principale e più appariscente della prima) è impaginata con una grande foto che ritrae sorridenti Gentile e Scarpelli, di lato in alto a destra in un quadratino il volto di Andrea Gentile.

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Questa la dichiarazione di Luciano Regolo, direttore dell'Ora rilasciata all'ansa:

"Ieri notte si e' consumato un fatto gravissimo per la liberta' di stampa, la violazione delle piu' elementari regole della democrazia e del vivere civile".
Lo afferma in una nota il direttore del quotidiano L'Ora della Calabria, Luciano Regolo, spiegando i motivi che hanno portato alla mancata pubblicazione del giornale nella giornata odierna.
"Ultimata la lavorazione del giornale, a tarda ora, l'Editore - aggiunge - mi ha chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione l'articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale sono contestati i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere nell'ambito del caso Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
 
Di fronte alla mia insistenza, nella difesa del diritto di cronaca, ho minacciato all'Editore stesso le mie dimissioni qualora fossi stato costretto a modificare il giornale, vanificando il mio lavoro e quello dei miei colleghi". "Mentre discutevamo di questo, in mia presenza - prosegue Regolo - e in viva voce, l'editore ha ricevuto la telefonata del nostro stampatore Umberto De Rose, il quale, ponendosi come 'mediatore' della famiglia Gentile, faceva ulteriori pressioni per convincerlo a non pubblicare la notizia, ricordandogli che 'il cinghiale, quando viene ferito, ammazza tutti'. Avendo io ribadito all'Editore che non intendevo in alcun modo censurare cio' che era stato scritto, ci siamo salutati. Cosi' De Rose, dopo avere chiamato insistentemente la redazione, soltanto alle due di notte ha fatto sapere che il giornale non poteva andare in stampa per un guasto alle rotative". "E' evidente - conclude - che si e' trattata di un'azione intollerabile e ingiusta, e aspetto serenamente che la Procura di Cosenza mi convochi per produrre la documentazione in mio possesso riguardo alle pressioni che Gentile, per interposta persona, ha effettuato per evitare che fosse divulgata l'indagine sul conto di suo figlio".