LA RECENSIONE. L'innocenza dei dinosauri, Giovanna Ferrara, ed. Fuorilinea

LA RECENSIONE. L'innocenza dei dinosauri, Giovanna Ferrara, ed. Fuorilinea

Un libro del tutto particolare quello di Giovanna Ferrara, giornalista de Il manifesto, prematuramente scomparsa dopo aver scritto questa testimonianza lucida, arrabbiata, tenera e tormentata della sua vicenda di malata grave alle prese con la sanità pubblica, prima, durante e dopo il Covid.

Diversi libri negli ultimi tempi hanno trattato il periodo della pandemia ma nessuno di questi lo ha fatto con la grazia, la maestria e lo scintillio de L’innocenza dei dinosauri (edito da Fuorilinea).

Si tratta di un libro “scrigno” su quell’ evento spartiacque delle nostre vite che ha sancito l’assoluta inadeguatezza del sistema pubblico di cura. Un sistema nel quale si manifesta in maniera sempre più netta una nuova dinamica di potere tra coloro che stanno male e coloro che debbono curarli, con questi ultimi che, insoddisfatti a loro volta del modo in cui sono costretti ad operare, al posto di allearsi con i loro pazienti finiscono spesso per accanirsi contro di essi.

Emblema di questo stato cronico di vessazione sul dolore sono diventati i pronto-soccorso, o meglio i “lento-soccorso”. Lì avviene la trasformazione del malato in cosa, in peso, in un non umano che ha problemi di salute. I pronto-soccorso degli ospedali sono oggi i luoghi più delegittimanti della sanità pubblica.

E se il malato del Sud è il “più grande esperto della questione meridionale”, anche in altre parti d’Italia si sta sgretolando uno dei capisaldi dei convincimenti del passato, cioè l’avere a che fare con una delle migliori organizzazioni sanitarie. Il Covid è stato lo svelatore di questo cambiamento radicale di percezione.

Il libro si interroga sul perché tutto ciò è avvenuto in un arco di tempo così breve, ricordando che salute e affari sono termini assolutamente antitetici. Un nesso ci deve pur essere tra poteri regionali sproporzionati in materia e il precipitare della situazione.

Questo piccolo e splendido libro ci aiuta a capirlo con uno stile maturo da giornalista d’inchiesta e di scrittrice che la morte haprivato di ulteriori possibilità di dimostrare il suo limpido talento.