
I due operai, originari di due comuni del catanzarese, hanno lasciato la Calabria per recarsi in Libia dove lavorano alla costruzione di strade con la societa' romana General World.
A denunciare la scomparsa dei due operai e' stato Luciano Scalise, fratello di Francesco, che lavora anche lui in Libia. L'uomo non vedendo rientrare in cantiere il fratello e Gallo si e' recato all'ambasciata italiana, dove ha denunciato la loro scomparsa. Dopo alcune ore e' stato ritrovato il furgone con gli attrezzi da lavoro, ma dei due operai si sono perse le tracce.
I loro familiari si sono trincerati nel massimo riserbo in attesa di avere notizie dalla Farnesina, che ha confermato la loro irreperibilita'. La figlia di Scalise si e' limitata ad affermare che per il "momento non possiamo dire assolutamente nulla". In Calabria e' immediatamente scattata la vicinanza e la solidarieta' verso le due famiglie.
A Pianopoli, comune di origine di Scalise, il sindaco, Gianluca Cuda, ha incontrato i familiari dell'operaio. "Ho incontrato la moglie ed i figli di Francesco'', ha riferito Cuda. "In queste ore c'e' molta ansia e mi e' stato riferito che e' prematuro avanzare qualsiasi ipotesi". Scalise, sposato e padre di due figli, e' un veterano del lavoro all'estero e gia' in passato era stato in Libia. In occasione delle festivita' natalizie era a Pianopoli e, durante un incontro con il sindaco, gli aveva raccontato della sua esperienza. "L'ho visto sereno - ha aggiunto Cuda - e mi ha raccontato della sua esperienza a Derna. Lui ha accettato di lavorare in Libia perche' la situazione da noi e' difficile".
A Feroleto Antico, dove e' nato Luciano Gallo, il sindaco, Pietro Fazio, si e' immediatamente attivato per
incontrare i familiari dell'operaio. "Faremo tutto il necessario - ha detto fazio - per stare vicini ai familiari di Luciano". Per il Vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, e' inaccettabile che "due padri di famiglia siano a rischio di vita in un Paese stremato dalla guerra civile. Il dramma che stiamo vivendo esprime la gravita' della situazione sociale e lavorativa di questa regione, che non da' pane ai suoi figli".
incontrare i familiari dell'operaio. "Faremo tutto il necessario - ha detto fazio - per stare vicini ai familiari di Luciano". Per il Vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, e' inaccettabile che "due padri di famiglia siano a rischio di vita in un Paese stremato dalla guerra civile. Il dramma che stiamo vivendo esprime la gravita' della situazione sociale e lavorativa di questa regione, che non da' pane ai suoi figli".
Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, costantemente in contatto con la Farnesina, ha affermato che "aspettiamo e confidiamo come sempre nelle grandi capacita' della nostra diplomazia", mentre il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ha sottolineato che "faremo di tutto perche'
l'attenzione su questa vicenda sia massima".
l'attenzione su questa vicenda sia massima".