Il rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle città italiane (e la Calabria)

Il rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle città italiane (e la Calabria)

E' stato pubblicato il rapporto di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, sulle performance ambientali delle città italiane. Un rapporto che "saccheggiamo" ampiamente per informare i nostri lettori soprattutto sulla situiazione calabrese.

Più in generale calano ancora i punteggi dei 106 capoluoghi italiani. Nessun capol uogo raggiunge il punteggiodel del 100%. E cala al 54,24% la media del punteggio su obiettivi performance raggiunti. Trento e Mantova, prima e seconda  inclassifica, uniche due città leader a superare il punteggio del 75%. Terzo posto Bergamo che risale 13 posizioni.

Il Sud sempre in grande affanno, Cosenza unica città del Meridione nella top 20. Smog e rete idrica colabrodo le questioni croniche. Diminuiscono piste ciclabili, isole pedonali e zone a traffico limitato. Cresce il consumo di suolo pari a +6,3 mq/ab dal 2018 al 2023 (+3,5%).  Bene la raccolta differenziata: per la prima volta, tra i capoluoghi, si supera la media del 65%-Per Legambiente: “Serve una legge nazionale per una vera rigenerazione urbana potente deterrente anche per il consumo di nuovo suolo agricolo e una stabilizzazione definitiva dei bonus per le ristrutturazioni edilizie. Un intervento, quest’ultimo, da inserire nella legge di bilancio


In Italia città sempre più in affanno nel raggiungere performance ambientali sostenibili. La classifica dei 106 capoluoghi di provincia stilata da Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, restituisce per il 2024 una fotografia in chiaroscuro. Ancora nessuna città raggiunge il punteggio del 100% e cala al 54,24% la media del punteggio raggiunta dai capoluoghi, registrando un -3,8% rispetto a due anni fa quando si attestava al 56,41%.
Se si guarda ai singoli capoluoghi, nel 2024 sono Trento (79,78%) e Mantova (78,74%) le uniche città a superare la soglia di 75 punti.  Trento torna sul gradino più alto (nel 2023 era seconda) rappresentando il meglio della vivibilità in città. Mantova ottiene la medaglia d’argento risalendo la classifica di cinque posizioni (nel 2023 era 7 settimana), grazie ad alcuni risultati negli indici più significativi come il calo dei consumi idrici e delle perdite idriche e la raccolta differenziata che è all’84%. Poi Bergamo con un punteggio del 71,82%, risalendo la classifica di ben 13 posizioni. Bolzano, quarta, seguita da Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna, Forlì. Tutte aree urbane del nord Italia, con Bologna, al 9° posto, che si conferma la migliore tra le grandi città anche se perde una posizione rispetto alla passata edizione.

Il Sud è sempre in grande affanno, ad eccezione di Cosenza, 16esima in classifica, unica città del Meridione nella top 20 anche se rispetto alla passata edizione perde 3 posizioni (era 13esima).

In fondo alla classifica ci sono nove città del sud – Caltanissetta (97°), Caserta (98°), Catania (100°), Palermo (101°), Catanzaro (102°), Napoli (103°), Crotone (104°), Vibo Valentia (105°), Reggio Calabria (106°) - che non arrivano a toccare il 35% del punteggio. Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria sono addirittura al di sotto dei 25 punti su 100.

“La nuova edizione del rapporto Ecosistema urbano ci racconta che le città calabresi sono sempre meno vivibili: Crotone e Vibo Valentia sono in fondo alla classifica, Reggio Calabria è ultima in assoluto, Catanzaro è soltanto 102esima. Cosenza è l’unica città del Sud tra le prime venti posizioni (16esima), ma sta, anch'essa, subendo uno scivolamento costante negli anni verso il basso”.
Commenta Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria: “Pesano, in particolare, – le persistenti difficoltà del ciclo dei rifiuti, la mancanza di servizi di mobilità sostenibile, le carenze nella gestione della preziosa risorsa acqua insieme all’opacità dovuta alle mancate risposte su alcuni parametri come quelli legati agli inquinanti atmosferici o al numero di alberi su suolo pubblico”.
 “I dati sono spietati – aggiunge -, ma la loro analisi deve indurre i decisori politici locali a lavorare celermente per bilanciare gli errori del passato e riqualificare le città della nostra regione, così aumentando il benessere dei cittadini e la qualità ambientale. Non è più assolutamente accettabile che la Calabria continui a perdere, nei suoi principali contesti urbani, le sfide che la crisi climatica sta rendendo sempre più importanti ed urgenti”.
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“La fotografia che emerge quest’anno da Ecosistema Urbano – commenta Mirko Laurenti, dell’ufficio scientifico di Legambiente e responsabile del report – evidenzia come le principali città del Paese fatichino a rispondere alle emergenze urbane e a programmare interventi tesi al raggiungimento di buoni livelli di sostenibilità e contrasto alla crisi climatica. Quello che manca è una strategia nazionale in grado di programmare scelte di indirizzo capaci di cambiare davvero le nostre città, rendendole più sostenibili, al passo con i tempi e vicine alle necessità dei cittadini. Per rilanciare il Paese occorre ripensare le città guardando alle emergenze di oggi, visibili dai dati, e a quelle di domani a cominciare dalla crisi climatica”.